Il Telefono

Prefazione di Vittore Armanni
« Lo studio delle scienze applicate è in generale più facile quando si segua nella loro esposizione l’ordine cronologico del loro sviluppo e del loro perfezionamento. Il cammino faticosamente percorso dai primi studiosi rimane sempre, o quasi, il più adatto alla comprensione dei risultati, perché anche le collettività, inconsapevolmente, progrediscono seguendo la via meno scabrosa. È per questo che la teoria segue quasi sempre la pratica, anzi nasce da questa: figlia prodigiosa per l’aiuto che porge alla madre.
E non è vero che le più brillanti applicazioni scientifiche siano frutto del caso: esse sono il risultato del lavoro di molti studiosi e sperimentatori, risultato raggiunto grado a grado attraverso pazienti e tormentose ricerche e studi severi. La storia, diciamo così, ufficiale del telefono ce ne offre esempio notevole.»
Giacinto Motta

Un grande modello di Manuale Hoepli, rivolto a un pubblico di ingegneri e di imprenditori, firmato da un tecnico di alto livello, all’insegna del rigore e dell’aggiornamento dei dati.
Giacinto Motta (1870-1943) è un protagonista dell’Italia industriale del Novecento. Ingegnere e docente del Politecnico di Milano, consulente di imprese elettriche e telefoniche e progettista di impianti come la centrale di Grosotto dell’Azienda elettrica municipale di Milano. Presidente negli anni Venti della Banca nazionale di credito fu dal 1916 alla guida della Edison, la maggiore impresa italiana del tempo, dapprima come direttore, poi nel ruolo di consigliere delegato e infine di presidente.