Al pari delle figure geometriche, le forme organiche si trasformano in un flusso di modificazioni senza perdere le proprietà che le definiscono. Il contributo di un grande astronomo al dibattito sulla teoria dell’evoluzione, messo per la prima volta in prospettiva con le discussioni su Darwin nell’Italia di fine Ottocento.
Giovanni Virginio Schiaparelli (1835-1910), direttore dell’Osservatorio astronomico di Brera e uno dei maggiori astronomi europei della fine dell’Ottocento, è universalmente noto per le sue osservazioni dei “canali” di Marte. Ma è stato anche autore di importanti contributi matematici in campo geodetico, geofisico e in storia dell’astronomia antica. Le sue Opere complete, in 11 volumi, sono state pubblicate in edizione nazionale a cura dell’Osservatorio di Brera che di lui conserva gli strumenti, la ricchissima biblioteca e l’archivio scientifico.
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